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Aquilotti che pareggiano il gol di Muriel con Verde, poi subiscono con Djimsiti e Pasalic
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di F.S.

LA SPEZIA - Lo Spezia perde la quarta partita consecutiva, la terza fra quelle giocate in casa, venendo abbattuta dall'Atalanta di Gasperini, che buca tre volte il portiere bianconero Porvedel grazie a Muriel, Djimsiti e Pasalic, inutile il pareggio momentaneo di verde per gli aquilotti.

La prima occasione del match arriva per lo Spezia intorno al quarto d'ora, quando Bastoni si accentra e conclude con il mancino col pallone che centra il palo esterno. Poco dopo è l'Atalanta a trovare il vantaggio con Muriel, che dopo aver ricevuto il passaggio da Malinovksy penetra in area di rigore e fredda Provedel col destro.

Lo Spezia reagisce con vigore e trova un meritato pareggio alla mezz'ora: grande lancio di Maggiore che trova Verde alle spalle della difesa, il numero 10 bianconero si libera di Musso in dribbling e deposita in rete.

Nella ripresa Thiago Motta è costretto a sostituire Bastoni ed inserisce Manaj, dal 4-3-3 si passa cosi ad un 4-2-3-1 più spericolato. Al 17' la panchina spezzina reclama un cartellino rosso per Muriel che rifila un pugno alla schiena ad Amian, l'arbitro Maresca lo grazia e punisce l'ex Samp e Udinese solo con il giallo.

Ultima mezz'ora molto tosta e costellata da interventi duri, al 28' del secondo tempo l'Atalanta torna in vantaggio grazie ad un calcio piazzato: Koopmeiners trova la testa di Palomino che fa la torre per Djimsiti, libero di depositare il pallone di testa in rete.

I nerazzuri vanno vicini al terzo gol con Boga che trova solo la traversa, poi è Gyasi che ha l'occasione di riportare l'equilibrio con una girata da ottima posizione che tuttavia finisce sul fondo. L'Atalanta chiude i giochi su un brutto fallo laterale dello Spezia, Muriel recupera e serve Pasalic che cala il tris con un destro preciso all'angolo.

A due giornate dal termine lo Spezia non è ancora sicuro della permanenza in Serie A, contro l'Udinese servirà fare punti per non rischiare di rimanere clamorosamente invischiati nella lotta fino all'ultimo