Cronaca

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Contratti di locazioni, vendite di quote societarie, passaggi di gestione. Un sistema di scatole cinesi per impoverire il patrimonio societario e al tempo stesso risultare priva di debiti. Era questo il sistema adottato dalla Albicoccaa srl, la società che gestiva l'Albikokka, il noto locale di Quarto sequestrato oggi dalla Guardia di finanza, su disposizione della procura. Per la bancarotta fraudolenta sono indagate quattro persone, tra cui Antonio Matera, ex produttore pornografico, imprenditore e colui che affittò all'allora minorenne Ruby "Rubacuori" l'appartamento 'rifugio' a Rivarolo. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Silvio Franz, sono partite dopo le relazioni del curatore fallimentare della Albicocca srl, dichiarata fallita lo scorso luglio. Da quella relazione, si evincevano una serie di passaggi sospetti, che formalmente corretti, sarebbero in realtà serviti per aggirare i creditori della società. Il pm ha chiesto il sequestro preventivo della società e dei suoi beni e oggi, dopo l'ordinanza firmata dal gip Massimo Cusatti, sono scattati i sigilli. La società è adesso gestita dal curatore fallimentare che dovrà decidere quale strategia adottare per recuperare i crediti evasi. Non è escluso che il locale possa essere affidato a un altra società e gestore, in modo da recuperare le cifre mancanti. Nei prossimi giorni potrebbero essere sentite le persone indagate per chiarire tutti gli aspetti dell'inchiesta.