Cronaca

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"Non sono venuti perché non ce l'avrebbero fatta a resistere al dolore: erano abituati a vedere Maria in Chiesa. Perché oggi non poteva esserci anche lei a fare la chierichetta come gli altri bambini? Lo faceva sempre". Sfogo della nonna materna della bambina, questa mattina alla fine della messa a Cogoleto. La signora Dagnino si è sfogata contro lo Stato italiano accusato di non aver fatto nulla per evitare il rientro di Maria in patria e di averla tradita. E il ministro alla Giustizia Clemente Mastella risponde tramite un comunicato:
"Non ho mai parlato con loro. Comprendo il loro stato d'animo. Non c'é motivo perché alzino il tiro verso di me visto che deliberatamente mi sono tenuto fuori da questa vicenda". Così Mastella smentisce quanto sostenuto dai coniugi Giusto su presunte pressioni del Guardasigilli per risolvere il caso della piccola Maria. "Quando non si può mediare non si media e purtroppo nessuna mediazione era possibile". Ricorrere alla Corte di Giustizia europea e avviare le pratiche di adozione. Sono le carte che i genitori affidatari di Maria intendono giocare per ribaltare il destino della piccola bielorussa di 10 anni rimpatriata venerdì sera con un aereo speciale con quello che molti hanno definito un blitz. Maria, secondo quanto detto dallo stesso ambasciatore, sta bene nel nuovo istituto dove è stata portata in Bielorussia, diverso da quello in cui aveva denunciato di aver subìto violenze. E intanto ieri mattina la Corte d'Appello ha depositato la sentenza in cui respinge il ricorso presentato dai genitori contro la sentenza del Tribunale dei Minori di Genova che imponeva rimpatrio immediato. I genitori sono disperati. Ieri sera era prevista una manifestazione a Cogoleto in solidarietà ai genitori. (Elisabetta Biancalani)