Cronaca

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Terminati gli interrogatori in tribunale a Sanremo di Assunta Mecca e Cristina Ciobanu, entrambe infemiere e accusate insieme a 4 operatori socio-assistenziali di maltrattamenti pluriaggravati nei confronti degli anziani ospiti della casa Borea di Sanremo, Le due donne, che hanno chiesto essere ascolate, hanno collaborato rispondendo a tutte le domande del pm Maria Paola Marrali e riconscendo tutti gli episodi che le vedono protagoniste di violenze e umiliazioni.

Assistita dall'avvocato Fabrizio Spigarelli, la Mecca, dice di essere pentita e sembra sia addirittura scoppiata a piangere guardando gli atroci filmati. "La mia assistita - ha detto Spigarelli – riconosce le proprie responsabilità e di avere sbagliato , dichiarandosi sentitamente pentita e credo che le mie opinioni siano le stesse del pubblico ministero in ordine alla sincerità del pentimento. Chiaramente sul resto dell'interrogatorio non posso riferire perchè ci sono indagini in corso e mi riservo se presentare un'istanza di arresti domiciliari”.

Sempre secondo indiscrezioni anche l'infermiera romena,Cristina Ciobanu accusata di una decina di episodi, sarebbe crollata di fronte ai video che la ritraggono maltrattare le povere vittime. La Ciobanu avrebbe agito un pò per stress un pò per altri motivi ora chiaramtne al vaglio degli inquirenti.

Nella maxi operazione sono finiti in carcere anche  Elzbieta Ribakowska, 51 anni, polacca di origine, residente a Sanremo; gli operatori socio assistenziali: Daniele Antonio Raschellà, 47 anni, nato in (Belgio), residente a Sanremo; Silvano Fagian, 53 anni, nato a Torino e residente a Taggia e Ihor Telpov, 50 anni, originario dell'Ucraina ed abitante a Taggia , Rosalba Nasi, presidente della Fondazione Borea e ancora Arias Ponce, infermiere 45enne, accusato di abusi sessuali ai danni di 4 uomini anziani, dai 78 anni in su.