Cronaca

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Il Codacons ha presentato un ricorso in Cassazione contro gli arresti domiciliari del comandante di Costa Concordia Francesco Schettino. Lo ha annunciato oggi il presidente dell\'associazione Carlo Rienzi secondo il quale "c\'é il rischio dell\'inquinamento delle prove e quindi è meglio che Schettino sia in carcere".

Il presidente del Codacons, a Grosseto per l\'incidente probatorio sul naufragio di Costa Concordia, ha quindi sottolineato come gran parte della mattinata se ne sia andata per le eccezioni presentate dalla difesa del comandante Francesco Schettino "che vorrebbe un processo senza le associazioni, gli enti locali, compresa la Regione Toscana". "Siamo davanti a due culture diverse perché noi pensiamo di doverci stare per il danno che è venuto alla collettività - ha proseguito Rienzi - e perché vogliamo sostenere la funzione a noi assegnata, ossia che una cosa del genere non succeda più. Se dovessimo essere cacciati sarebbe un processo al 50, anzi al 30%". Codacons ha quindi annunciato che presenterà attraverso un collegio di consulenti una serie di quesiti tra cui la scheda tecnica della scatola nera e le procedure di sicurezza sia per le parti riguardanti il personale di bordo - ha concluso Rienzi - che per quelle di competenza dell\'unità di Costa Crociere".
 
Infine Codacons ha annunciato un esposto a Genova per capire come mai le Capitanerie di porto non abbiano visto quanto è successo davanti al Giglio, "loro hanno un sistema di video sorveglianza e non è possibile che dopo un\'ora ancora non si sapesse cosa effettivamente fosse successo ad una nave di quelle dimensioni".