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Sospiro per il gol nel finale di Sculli che ha dato un punto fondamentale, rimpianto per non averla chiusa sull’1-0 ripetutamente. A Lecce il Genoa coglie l’obiettivo minino grazie ad un 2-2 dove c’è tutto e il contrario di tutto ma che lascia la quota salvezza sotto di sette punti. Dispiace per l’infortunio occorso a Granqvist uscito al 30’ del match per un problema al ginocchio che pare serio. Al Lecce, che comunque allunga la sua lunga striscia positiva, restano solo le recriminazioni di Cosmi per un’espulsione mancata a Kucka nel primo tempo.

Marino per questa sfida delicata sceglie come previsto un Grifone da battaglia. Fuori Veloso e Constant, Sculli fa il centravanti con Palacio mentre Jankovic viene intelligentemente sistemato sula fascia dove va a limitare Cuadrado. Tra i giallorossi Muriel e Di Michele sono gli spauracchi in attacco. 

Il Genoa parte bene e Kucka spaventa Benassi il portiere mascherato dei pugliesi da lontano e poi Sculli di testa spreca una buona opportunità. Al 21’  la prima svolta. Palacio di tacco libera Jankovic che mette in mezzo all’area piccola dove Sculli devia in rete. Inutile il tentativo di Miglionico di spazzare via il pallone che aveva gia’ oltrepassano chiaramente la linea di porta.  Rossi e compagni tengono bene il campo e rischiano raramente dalle parti di Frey che è sicuro in uscita su Bertolaci pochi minuti dopo che Granqvist aveva lasciato il posto a Carvalho per infortunio.  

 Nel finale di tempo Palacio spreca da buona posizione calciando a lato da pochi metri da Benassi e poco dopo Cosmi protesta con violenza per un fallo di Kucka non sanzionato e così viene espulso.

Nella ripresa ancora i rossoblu’ protagonisti a piu’ riprese. Tentativi violenti da distante di Kucka, portiere di casa sempre attento e anche di Jankovic su punizione, per finire al contropiede di Palacio che calcia a lato ignorando Sculli smarcato,  ma al 16’ arriva il pareggio di Muriel che lanciato a rete dopo una veloce ripartenza ispirata da Bertolacci brucia Rossi e infila Frey. E’ praticamente la prima azione dei salentini.

L’uno a uno da’ entusiasmo al Lecce anche se il Genoa prova sempre a ripartire anche se poco alla  volta appare stanco. Escono Jankovic e poi Moretti lasciando spazio a Constant e Bellusci. Al 36’ quando la gara  sembrava spegnersi Brivio su punizione s’inventa un tiro che Frey non riesce ad arginare. Giallorossi in sollucchero, rossoblu’ all’inferno. Ma il risultato è bugiardo e lo dimostra la reazione veemente della formazione di Marino che prima pareggia ancora con Sculli, deviazione di un avversario che tradisce Benassi, al 41’ e poi in pieno recupero ha l’occasione per la vittoria ma l’assist di Constant stavolta viene sprecato da Sculli che spara sul portiere. Finisce così con il Genoa che alal fine non sa se è un punto guadagnato o sono due punti persi.