
Nel processo con rito abbreviato il gup Silvia Carpanini aveva ritenuto sussistente il reato di corruzione al posto della concussione, assolvendolo invece dalla violenza sessuale.
Era stata la detenuta a denunciare l'allora direttore del carcere. I giudici di secondo grado oggi hanno disposto però la trasmissione degli atti alla Procura perché valuti, in base alle sue dichiarazioni, se la donna sia responsabile dei reati di corruzione e calunnia.
IL COMMENTO
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