
Qualcuno stava 10 minuti, qualcuno 5, qualcuno addirittura entrava a inizio seduta con giacca addosso e casco sottobraccio, diceva “presente” e scappava via, e tanto bastava per intascarsi i 96 euro di gettone: questa la denuncia dell'inchiesta di Repubblica in Comune. Episodio simili, però, avvengono anche nel Municipio Centro ovest, e forse in altre ex circoscrizioni.
Lucia Gaglianese non denuncia solo gli episodi, ma anche la mancanza di risposta da parte dei colleghi, pronti a darle ragione, ma non a impedire lo spreco di denaro pubblico: “Subito ti dicono che hai ragione e che bisogna fare qualcosa, ma alla seduta successiva vedi gli stessi consiglieri entrare, firmare e uscire”.
Per la cronaca il gettone di presenza nei Municipi è la metà di quello dei consiglieri comunali, quindi circa 48 euro lordi; comunque troppi per pochi minuti di “lavoro”. Non tutti i consiglieri sono uguali, e neppure tutti i 9 municipi: quello del Ponente, ad esempio, ha inserito nel suo regolamento il contrappello di fine seduta proprio per evitare questo fenomeno. Intanto il capogruppo in Comune del Pdl, Matteo Campora, dice a Shanghai: “Non ricandideremo i consiglieri col vizio del gettone facile”.
IL COMMENTO
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