Cronaca

1 minuto e 13 secondi di lettura
Un elenco, o meglio una lista di proscrizione con i nomi di 163 professori universitari italiani, compare sul sito d'ispirazione neonazista "HolyWar". I docenti, chiamati sayanim - 'i devoti'- sono definiti "molto pericolosi", collaboratori dell'intelligence israeliana. Nella lista nera i cattedratici di 26 atenei d'Italia.

Ci sono filosofi, storici, letterati, economisti, giuristi, tra cui molti noti intellettuali. Le università finite nel mirino del sito antisemita hanno sede in tutta Italia: Roma, Trieste, Torino, Udine, Venezia, Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Genova, Firenze, Pisa, Perugia, Urbino, Macerata, Napoli, Chieti, Cassino, Lecce, Bari, in Calabria e a Palermo. Sul sito compaiono anche i nomi di due professori italiani che insegnano in Inghilterra e in Germania.

In un'altra lista pubblicata sul portale, i nomi di altre personalità accusate di essere "complici" di Israele: tra gli italiani, direttori di giornali, editorialisti, cronisti, semiologi, filosofi, scrittori, deputati, parlamentari europei, esponenti della comunità ebraica. Sulla comparsa di questi elenchi sarebbero in corso accertamenti della digos e della polizia postale.

Già nel febbraio scorso, il sito "holywar", insieme a un altro portale neonazista, "stormfront", era finito nel mirino degli agenti dopo la pubblicazione di un'altra lista, in cui venivano riportati 78 cognomi di pisani ebrei.

Innalzare la vigilanza e la tutela sugli obiettivi sensibili legati alla comunità ebraica e aumentare il livello dell'attività informativa e investigativa. E' quanto prevede una circolare inviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.