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Si è concluso, dopo circa due ore e mezza, il terzo interrogatorio cui è stato sottoposto Andrea Masiello. Anche questi verbali sono stati secretati.

Trapelano, comunque, alcune indiscrezioni sugli interrogatori di ieri. Come quella relativa al riconoscimento, da parte di Masiello dell'uomo che consegnò i soldi prima della partita contro il Lecce e che sarebbe stato un emissario del club giallorosso.

Con una nota, intanto, il Lecce attraverso Giovanni Semeraro, si difende: ""Il Lecce è completamente estraneo a tutto quello che è emerso dalle dichiarazioni - parte delle quali anche confuse e contraddittorie - dei protagonisti di questa vicenda, ed è sicuramente vittima di una ingiustificata presunzione di colpevolezza mediatica".

Si
torna anche su Bari-Sampdoria con Masiello che «...il 23 aprile ci fu questo incontro con questo sconosciuto e da lì cominciai ad aver paura già all’inizio perché comunque era gente sconosciuta...», fa mettere a verbale Masiello nel suo interrogatorio del 25 gennaio scorso. Lo sconosciuto, per Angelo Iacovelli, il factotum della squadra biancorossa arrestato anch'egli, era Almir Gegic, uno dei capi degli «zingari» che chiese di incontrare l'allora capitano del Bari in albergo. «Gegic - racconta Iacovelli ai pm - mostrò a Masiello una somma di denaro che aveva in una borsa, spiegò che erano 100 mila euro e che poteva offrirli per il risultato della partita, ma Masiello disse che non se ne faceva nulla perchè solo..».

Una cifra diversa, dunque, dai 400000 euro di cui aveva parlato Marco Rossi ma che non sarebbe stata confermata da Masiello. Ma l'interrogatorio è stato completamente secretato e, dunque, si va solo per indiscrezioni.

Intanto è stata depositata stamani l'istanza di scarcerazione di Masiello. La richiesta e' stata depositata dall'avv.Francesco Rotunno. Questi - a quanto si apprende - ha chiesto al gip Giovanni Abbattista di rimettere in liberta' il suo assistito a fronte delle lunghe dichiarazioni rilasciate ieri agli inquirenti baresi, durante le quali avrebbe dimostrato di voler collaborare alle indagini.