I progetti per la città dei due candidati, la campagna elettorale, le alleanze e la futura squadra di governo: sono i temi affrontati da Enrico Musso e Marco Doria nel corso del dibattito organizzato da Primocanale e dal Secolo XIX. Un confronto all’insegna del fair play, ma non privo di qualche stoccata da parte dei due vincitori del primo turno.
Il primo ad attaccare è Marco Doria: «Come fa Musso a dire che è “da poco in politica” quando eravamo insieme in Consiglio comunale negli anni ’90?», ha detto il candidato del centrosinistra, che ha escluso di essere appoggiato da gruppi di potere: «Il 48% degli elettori che mi ha votato non appartengono a lobby». «Sono le stesse cose che diceva Marta Vincenzi 5 anni fa con la Nuova stagione. Si cambia la faccia del sindaco e si dice che si cambia tutto, ma forse stavolta i cittadini non ci crederanno», è la replica di Enrico Musso.
Sul tema dei gruppi di potere Musso ha smentito un sostegno da parte di alcune realtà imprenditoriali: «Io non ho grandi lobby che mi appoggiano. Alcuni imprenditori mi sostengono. Con Doria non c’è modello di sviluppo, i giovani continueranno a scappare. Io voglio il contrario, quindi posso interessare di più a chi vuole fare impresa a Genova». Un attacco al quale Marco Doria ha risposto poco dopo: «Comunque vada mi impegno a restare 5 anni in Consiglio comunale, senza farmi candidare per nessuna assemblea elettiva», ha detto, facendo riferimento all’ingresso in Consiglio da parte di Musso nel 2007 e alla sua elezione in Senato l’anno successivo.
I toni restano comunque bassi anche quando ai due candidati viene chiesto cosa li abbia infastiditi di più durante la campagna elettorale: «Gli attacchi personali sono stati uno dei punti più bassi della campagna. Ho letto grandi falsità. Ho alcuni appartamenti, non ho imperi immobiliari, non sono straricco. Sto bene, ma sulle mie proprietà ho sempre pagato le imposte fino all’ultimo euro», ha detto Doria. «Io ho subito più attacchi: mi si è dato del cocainomane, del puttaniere. Non ne faccio una colpa al mio sfidante, ma in un video promozionale di Doria si diceva che sono discotecaro e che faccio troppe lampade», ha risposto Musso.
Un altro tema toccato è stato quello del bilancio comunale e dei 90 milioni che mancano al pareggio: «Il Governo ha a disposizione spazi di manovra che i comuni non hanno; può lottare contro l’evasione fiscale, tagliare le spese militari, gli sprechi e i costi della politica. I Comuni possono fare una scelta: tagliare i servizi o difenderli con le unghie e con i denti. In un momento di disagio così grande penso che certi servizi non possano essere ulteriormente ridotti» ha dichiarato Doria, che nelle scorse settimane si era detto pronto ad aumentare l’Imu oltre il minimo del 4 per mille. «I soldi si possono trovare combattendo contro gli sprechi macroscopici delle società comunali, che a volte fanno utili e pagano tasse per 14 milioni. Il patrimonio immobiliare commerciale in alcuni casi è dato in locazione a cifre irrisorie: anche qui possiamo recuperare risorse importanti», ha replicato Musso.
Nel finale ai due candidati sono state poste domande secche:
Moschea si o no, ed eventualmente dove?
Doria: si, in tempi rapidi, se non si trova area idonea si faccia al Lagaccio
Musso: si, ma non al Lagaccio, meglio al Porto antico
Chi incontrerebbe per primo dopo elezione? Merlo, i dipendenti comunali, il Cardinale o Marta Vincenzi?
Musso: i dipendenti comunali, sono la risorsa più importante
Doria: i dipendenti comunali con cui comincerò a lavorare per la città
Altro spazio al porto?
Doria: il porto ha bisogno di spazio che può essere trovato solo proiettandosi ancora sul mare con riempimenti. Il porto è la risorsa principale della città
Musso: inevitabili riempimenti a mare, ma sono fondamentali opere nel territorio urbano per migliore la funzionalità del porto
Aree blu dimezzate o aumentate?
Musso: Bisogna ripensare completamente sistema di sosta a pagamento. 2,5 euro all’ora è esagerato
Doria: Le aeree blu sono uno strumento importante per regolamentare la mobilità privata. Bisogna potenziare il sistema di trasporto pubblico
La Fiera è agonizzante, come rilanciarla?
Doria: serve coordinamento tra Porto antico spa e Fiera di Genova, e se serve si anche a fusione tra le due realtà
Musso: riuso spazi della Marina, ristrutturazione per funzione sportiva del Padiglione, sostenere fiere e collegamento Fiera e resto della città. Oggi la Fiera è collegata soprattutto al Partito democratico.
Cosa le ha dato più fastidio della campagna elettorale?
Doria: niente.
Musso: di Doria niente, nell’entourage si è visto di tutto mi hanno dato fastidio attacchi sconsiderati e non gliene faccio una colpa
Due milioni da tassa sul turismo: vi sentite di impegnarvi a mettere come priorità la promozione di Genova destinando questi 2 milioni a un ente unico di promozione senza sperperi in mille rivoli diversi?
Musso: intanto l’imposta deve essere utilizzata per la promozione. Manca tutto. C’è la potenzialità e non la valorizziamo. Da valutare come spendere qui 2 milioni, ma certamente in promozione; la carta turismo va giocata
Doria: promozione va fatta riorganizzando i soggetti che si occupano del settore, con progetto di intesa con operatori del settore. Oltre a spot e promozione si possono creare percorsi turistici
Doria, cosa la fa divertire?
Scherzare con gli amici, osservare i comportamenti buffi delle persone, ascoltare Dario vergassola
Musso. dove ha nascosto la foto del 2007 in cui Berlusconi la abbracciava?
E’ una foto della mia storia. Ho peccato di ingenuità: sono nato liberale, ho creduto in un partito che si diceva liberale e quando ho capito che le cose erano diverse ne sono uscito.
Politica
Doria - Musso : le risposte (e qualche frecciata) dei due candidati
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