Cronaca

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Sventata dalla polizia penitenziaria un'evasione dal carcere di Genova Pontedecimo. E' stato un sovrintendente a notare un detenuto di nazionalità tunisina che si muoveva con fare sospetto nell’area adiacente il muro di cinta.

Dopo averlo seguito, lo ha scoperto mentre tentava di occultare un rampino, ricavato da una branda e collegato a un cavo elettrico, molto probabilmente sottratto dal cantiere adiacente l'istituto. Tra gli accertamenti al vaglio delle indagini, la possibilità che il rampino potesse essere utilizzato dal detenuto stesso o preparato per la fuga di altri reclusi.

"Un episodio che conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcere". E' quanto dichiara Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “La situazione penitenziaria è sempre più incandescente - prosegue Martinelli - e lo confermano i continui tentativi di evasione. Le istituzioni e il mondo della politica non possono più restare inermi e devono agire concretamente". 

Nel carcere di Pontedecimo oggi sono rinchiusi 91 uomini e 84 donne oltre a un bimbo in cella con la mamma. La polizia penitenziaria è rappresentata da 161 agenti mentre quella effettiva è di sole 111 unità.

"Nelle 205 carceri italiane sono ospitati 21 mila detenuti oltre la capienza regolamentare delle strutture - conclude Martinelli - e più del 40% dei presenti, quasi 27mila!, sono in attesa di un giudizio definitivo”.