
La situazione si riflette un po’ in tutti i settori, a partire da quello zootecnico già fortemente in crisi dove le mancate precipitazioni hanno ridotto in maniera consistente la crescita dell’erba e del fieno impedendo in molti casi il secondo taglio, il che comporterà un minor numero di scorte per l’inverno. Anche l’olivicoltura quest’anno incasserà significative perdite di prodotto a causa della siccità con una perdita di olive in maturazione, e già si prevedeva un’annata piuttosto scarsa.
Né le cose andranno meglio per la viticoltura, dove la vendemmia verrà anticipata di almeno tre settimane. L'unica buona notizia viene dal settore agrituristico che risente meno della crisi generalizzata di questo periodo.
IL COMMENTO
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