
"Ho sempre rispettato le regole, dentro e fuori dal campo-dice Conte- In questa vicenda mi sono comportato in modo corretto. Ieri penso sia stata la ciliegina sulla torta. Sono rimasto allibito da quanto detto da un membro della commissione giudicante. Che forse, per finire sulle prime pagine di tutti i giornali, se ne è uscito con parole fuori dal normale. Sono stato corretto, nonostante abbia subito delle gravissime ingiustizie. Adesso voglio mettere i puntini sulle i. Non ho mai scommesso in vita mia. Si parla di questa famosissima riunione tecnica prima della partita Novara-Siena. Si dice che io rassicuravo i miei giocatori. Hanno giudicato Pippo Carobbio, perché lo hanno dipinto come mio migliore amico, come persona affidabile e credibile, mentre la procura federale mi ha giudicato poco credibile. Quello che ha detto la procura federale è agghiacciante. Considero il patteggiamento un ricatto. Io persona innocente mi devo sentir dire dal mio avvocato di patteggiare. Ripeto, il patteggiamento è un ricatto bello è buono. E' una vergogna. Hanno rovinato la mia credibilità nei confronti dello spogliatoio. Ma chi conosce Antonio Conte sa che persona è. Sono abituato a vincere sul campo. In Albinoleffe-Siena hanno detto che potevo non sapere...ma ancora non ho capito cosa significhi. E' tutto assurdo. Tutti debbono sapere quello che mi è stato fatto, perché è una vergogna. Cosa vuol dire omessa denuncia? Avrei dovuto denunciare quello che ho visto. Ma se non ho visto niente non vedo cosa dovevo denunciare. Adesso ho timore di tante cose. Di litigare con un calciatore, ad esempio. Che mandando un calciatore in tribuna questo possa vendicarsi in questa maniera. Credono a uno che per 3 anni e mezzo si è venduto partite, che si è venduto la sua famiglia. Cosa devo fare, andare in giro con una telecamerina per riprendere passo dopo passo quello che faccio? Non lo dico solo per me, ma per tutti, perché una cosa del genere può capitare a tutti".
IL COMMENTO
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