Aveva chiesto di poter essere trasferito ai domiciliari in una struttura gestita da religiosi a Verbania. Invece resta in carcere a Sanremo don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente condannato per violenza sessuale su minore, induzione alla prostituzione minorile e offerte di droga.
Lo ha deciso il gip Roberta Bossi, motivando il rigetto della richiesta con il rischio di recidiva del sacerdote, che sarebbe ancora alto.
Anche se il parroco ha intrapreso un percorso terapeutico all'interno del carcere, il gip ha stabilito che don Seppia non avrebbe infatti ancora preso coscienza di quello che ha fatto né della gravità dei suoi comportamenti.
Già a maggio il prete aveva chiesto il trasferimento ma il giudice aveva rigettato la richiesta. Il religioso era stato condannato a inizio anno a 9 anni e mezzo di reclusione mentre lo scorso luglio il Tribunale di Genova aveva condannato a 5 anni l'ex seminarista e amico di don Seppia, Emanuele Alfano, coinvolto nella stessa inchiesta.
Cronaca
Rischio di recidiva: don Seppia resta in carcere
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