Politica

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Con l’intervista rilasciata a Il Secolo XIX, Claudio Burlando, presidente della Regione, mette una solida ipoteca sulla sua riconferma al vertice della Liguria. Affronta, infatti, il tema della sanità, partendo non dai tagli, ma in modo assolutamente controcorrente e cioè dai progetti. Illustra, quindi, quattro progetti di nuovi ospedali: quello del Felettino della Spezia, il nuovo ospedale Galliera rivisto e corretto per quanto riguarda le dimensioni, l’ospedale del Ponente sull’area di villa Bombrini e l’ospedale di Arma di Taggia che dovrebbe accorpare Bordighera, Sanremo e Imperia.

Come si fa quando si presenta un’idea concreta, l’ipotesi è corredata di scenari finanziari importanti:  dai fondi europei all’intervento dei privati a quello delle fondazioni bancarie.

In effetti per la prima volta un politico affronta il tema tragico dello stato della sanità ligure dalla parte giusta, cioè non dalle modeste proposte di tagli e penalizzazioni, ma dalla progettualità. E nel corso dell’ultima puntata di Shanghai su Primocanale, nella quale cinque primari di strutture d’eccellenza (Severi neurochirurgo del Galliera, Giberti urologo  del San Paolo di Savona, Falco, chirurgo  toracico spezzino, Beringheli pronto soccorso del Villa Scassi e Canepa segretario dei medici di famiglia) è proprio emersa questa falla. E’ da trent’anni, ha detto Falco, che in Liguria non si costruisce un ospedale, mentre in Lombardia e Toscana, hanno aggiunto Severi e Giberti, ne sono stati fatte a decine.

Al di là della proposta, l’impegno di Burlando ha un senso fortemente politico.  Scrive il Decimonono : “Burlando ha un progetto che scavalca gli schieramenti politici e non vorrebbe il suo pindarico volo sanitario a conclusione del suo secondo (e ultimo?) mandato da presidente della Regione”.

Già. Sarebbe un peccato. Dunque l’uscita del presidente alla Festa democratica era un bluff? No, assolutamente. Burlando aveva detto: io smetterei dopo dieci anni di fare i  presidente, a meno che…. A meno che, per esempio, qualcuno gli chiedesse di continuare. Anche perché trovare un delfino sembra complicato e i freni geografici, da Ponente a Levante, stanno lavorando vivacemente. Quindi perché cambiare?