
"Non sono disponibile a passaggi in aree culturali e politiche che non mi appartengono - ha detto Scialfa - e se il presidente Di Pietro farà questo passo non intendo assolutamente seguirlo. Prima di prendere posizioni però intendo parlare col presidente. E' prematuro dire se mi dimetterò dal partito perché non sappiamo ancora chi resterà e chi uscirà".
Anche il capogruppo regionale dell' Idv Marylin Fusco, moglie del coordinatore regionale Giovanni Paladini, è contraria all'ipotesi di una alleanza con il Movimento 5 Stelle. "La strada è segnata, noi con il Movimento di Grillo non possiamo stare, siamo antitetici - ha detto a margine del consiglio regionale -. A livello locale noi siamo ad esempio favorevoli alla Gronda mentre loro sono contrari. Il capogruppo in comune Putti e stato chiaro sulla incompatibilità delle nostre posizioni".
Giovedì prossimo l'Idv ligure avrà a Genova un incontro cruciale con due esponenti dell'ufficio di presidenza nazionale del partito, Rota e Messina. "In quella sede valuteremo cosa fare" ha detto la Fusco. Nessuno dei consiglieri liguri riesce a ipotizzare un partito senza Di Pietro.
Stefano Quaini e Gabriele Cascino, assessore all'urbanistica, invitano alla calma. "Il partito è sotto attacco - ha detto Cascino - per la linea politica che ha tenuto finora ma ha le forze per resistere e per proseguire senza subire condizionamenti esterni".
IL COMMENTO
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