
"Ieri, mi è arrivata una mail con un'ordinanza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, a cui si sono rivolti una serie di persone da tutta Europa che erano rimaste vittima, quindi parte civile, nei processi della Diaz che quelli della caserma di Bolzaneto.
La Corte fa un primo controllo sulla fondatezza della richiesta e se è chiaramente non fondata la può dichiarare inamissibile. La Corte ha fatto questo controllo su queste richieste e ha invitato il Governo italiano a dare informazioni su una serie di dati di questo tipo: ad esempio, fateci sapere se le persone condannate, esponenti della Polizia di Stato, nei processi della Diaz avevano nel frattempo avuto progressioni di carriera oppure no.
E ancora, esiste il delitto di tortura che è stato creato da convenzioni internazionali che fanno capo alle Nazioni Unite: l'Italia ha firmato quella convenzione che è stata anche ratificata, ma non esiste un reato di tortura. La Corte dei Diritti dell'Uomo ha richiesto notizie anche su questo.
Francamente, pensare al mio Paese, alla mia città, dove io lavoro , una città in cui ti vengono a chiedere se persone definitivamente condannate essendo dipendenti pubblici, importanti dipendenti pubblici, abbiano o non abbiano nel frattempo fatto progressioni nella carriera, è una cosa che mi ha lasciato profondamente amareggiato"
IL COMMENTO
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