Il gruppo consiliare del Pd ligure ha illustrato oggi in una conferenza stampa il bilancio 2012 - "identico a quello consegnato alla Guardia di Finanza" ha detto il capogruppo Nino Miceli - che registra spese generali per 161 mila euro e spese per il personale, composto da 20 dipendenti, pari a 515 mila euro.
Miceli ha evidenziato come "nel 2012 ci sia stato un avanzo di 100 mila euro grazie ai risparmi che abbiamo deciso di fare nel momento in cui il Paese è colpito dalla crisi. Sommati ai risparmi del 2010 (6.600 euro) e del 2011 (38.600 euro) abbiamo restituito 145.771 euro alla Regione".
In una conferenza stampa convocata insieme ai consiglieri e al presidente della Regione Claudio Burlando, il capogruppo ha evidenziato come "il Pd abbia anticipato la scelta di sobrietà e contenimento dei costi che la situazione richiedeva e abbia diminuito del 50% le spese generali".
"Non abbiamo nulla da nascondere - ha aggiunto Miceli - e siamo disponibili a fare verificare da un soggetto esterno i rendiconti. I nostri consiglieri non hanno né bancomat né carte di credito né contanti, ogni spesa viene rendicontata e rimborsata".
Il Pd è invece contrario a mettere on line fatture e ricevute "perché si presterebbero a interpretazioni distorte come è avvenuto per qualche cena che è stata strumentalizzata.
Non abbiamo problemi invece a illustrare i dettagli delle spese". Il presidente Burlando ha evidenziato come "sia necessario un percorso uguale per tutti sui rendiconti. Serve però l'intesa dei gruppi".
Cronaca
Costi politica, bilancio Pd in Regione
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