Salute e Medicina

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«Per il 2013 è una prospettiva difficile, per il 2014 è tragica»: così l’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, commenta la notizia dei nuovi tagli da Roma. Centocinquanta milioni in meno rispetto al 2012: si annunciano nuovi tagli alla sanità e una nuova batosta per la Liguria, ma secondo Claudio Montaldo si tratta di una prospettiva insostenibile: «Abbiamo qualcosa da fare, ma certamente 150 milioni sono troppi»

E però da qualche parte bisognerà tagliare. Le indiscrezioni parlano di una sessantina di milioni in meno per la Asl 3, 11 per il Tigullio, 6 per l’imperiese, 15 per lo spezzino, e 20 per la Asl savonese. Batosta in arrivo anche per Galliera, Gaslini e Ist-San Martino. Tagli da sommare ai risparmi degli ultimi anni: 1200 dipendenti e 100 primari in meno, oltre a 70 milioni di risparmio sulla spesa farmaceutica. Secondo Montaldo è difficile sforbiciare ancora.

La speranza è che il prossimo governo ridimensioni i tagli alla sanità, e magari reintroduca la quota anziani soppressa alcuni anni fa: «Chiediamo intanto che si consideri il peso degli anziani, per noi è fondamentale, e poi che si rimettano un po’ delle risorse che sono state tolte».

E nel giorno della protesta dei medici ginecologi l’assessore regionale alla Salute garantisce: in Liguria abbiamo già razionalizzato i punti nascita. Tradotto: niente nuovi tagli, ma resta qualcosa da fare per abbattere i costi: «Bisogna fare meno cesarei, in Italia e in tanti ospedali liguri restano troppo numerosi».