Cronaca

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Aveva tentato di strangolare la moglie al termine di una lite avvenuta nel marzo dell’anno scorso all’interno della loro abitazione nell’entroterra genovese.
 
Oggi il gup Silvia Carpanini, nel processo con rito abbreviato, ha condannato l’uomo, di 53 anni, a cinque anni di reclusione e a due anni di libertà vigilata a pena espiata.
 

All’uomo, difeso dall’avv. Edvige Fanin, è stato riconosciuto il vizio parziale di mente al momento del fatto.
 
L’uomo, il giorno dopo l’arresto, aveva tentato di impiccarsi nella cella del carcere dove era detenuto.

 
A dare l’allarme erano stati altri detenuti.

 
Secondo quanto ricostruirono i carabinieri, l’uomo, nel corso di una lite, tentò di strangolare la moglie di 49 anni. A salvarla fu l’intervento di un figlio.

 
Trasportata in ospedale non era stata giudicata in pericolo di vita. Pare che all’origine della lite ci fosse il contrasto tra i coniugi perchè l’uomo aveva il desiderio di lasciare il paese dove abitava con la famiglia. La moglie, come parte lesa, è assistita dall’avvocato Paolo Costa ma non si è costituita parte civile