
"Al consiglio regionale - dice Sassi - spetta il compito di ascoltare gli attori e deliberare una legge per il riordino del trasporto pubblico. Le singole aziende sono poi legittimate, confrontandosi e dialogando con il territorio e i sindacati, a operare le proprie scelte in piena autonomia, magari al difuori del confini regionali".
"Come amministratore delegato di un'azienda locale - conclude l'A.d. di Atc Esercizio - devo garantire una continuità occupazionale, un uguale numero di chilometri e, fatti salvi i tagli in atto, di risorse in entrata. Se questo possa avvenire con un'azienda unica o a tre soggetti lo vedremo. Ogni azienda dovrà verificare le opportune convenienze".
IL COMMENTO
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