cronaca

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Non facciamo concorrenza ai commercianti genovesi, lavoriamo con metodi diversi: vendiamo di più, è vero, ma abbiamo poco guadagno, mentre loro possono lavorare meno perché hanno un guadagno maggiore”. Risponde così la giovane contitolare del Supershop cinese aperto da poco di fronte a Brignole, dove prima c’era la concessionaria Porches, all’attacco dei commercianti di via San Vincenzo che, con tanto di manifesti affissi nello storico viale di negozi genovesi, lamentano l’apertura “selvaggia” di megastrore stranieri (come il danese Tiger) che affossano i piccoli commercianti.

Sotto accusa anche l’apertura domenicale, presto spiegata: “Facciamo i turni – spiegano da Supershop – siamo in otto e lavoriamo sempre, anche la domenica”. 

Dalla loro parte i commercianti stranieri incontrano il favore di Ascom Giovani: “Indubbiamente la crisi ha portato alla chiusura di negozi centenari in centro storico a Genova – spiega Alessandro Cavo, presidente dei giovani imprenditori Ascom Confcommercio Genova – ma non penso che cinesi o stranieri siano

E tra le varie chiusure, scappano informazioni distorte. Come quella riguardante la Gioia dei Bimbi in via Galata. E’ bastato vedere il cantiere esterno per far scattare il grido d’allarme degli altri commercianti: “altro megastore cinese”. No, solo una ristrutturazione “ma la parte storica del negozio - spiega la titolare del negozio aperto dal 1952 - viene mantenuta”. Non chiude quindi, come riferito erroneamente anche da Primocanale in un servizio di lunedì scorso. Una parte del negozio è stata sì venduta ma a un imprenditore genovese che tra un paio di mesi aprirà un negozio di arredamento tessile.