
Oggi Chantal ha incontrato il padre della vittima, Giancarlo, per decidere come comportarsi visto che le autorità francesi non fanno vedere la salma ai familiari. "Non credo che Claudio sia morto per un attacco di cuore - ha detto Chantal -. Aveva smesso da sei mesi di assumere antidepressivi e altri medicinali e aveva già un posto di lavoro per quando sarebbe uscito, come operaio in una fabbrica di profumi di Grasse. Era pulito, educato e gli era stata anche ridotta la pena, proprio per la sua buona condotta".
Entrato in carcere nel 2011, per una rapina compiuta in Francia, Claudio avrebbe dovuto scontare 5 anni, ma tra sei mesi sarebbe uscito. "Non mi vogliono dare i suoi effetti personali: le lettere, i vestiti, l'anello di fidanzamento, perché dicono che non sono sua moglie. Non vogliono neanche farmelo vedere". "Domani - ha detto il padre di Claudio, Giancarlo Faraldi - andremo al Consolato italiano di Nizza. Dicono che effettueranno l'autopsia giovedì prossimo. Noi, naturalmente, vogliamo vederlo prima".
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