
scorso marzo nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi dei gruppi regionali.
Saso, assistito dall'avvocato Sabrina Franzone, ha ribadito di avere inserito lo scontrino da 90 euro, riguardante cinque ingressi alle terme di Vinadio, per mero errore.
Anche Rocca harespinto le accuse mosse dal pm Francesco Pinto che coordina le indagini della Guardia di Finanza.
Saso e Rocca erano stati iscritti nel registro degli indagati, con l'accusa di peculato, insieme ad altri tre consiglieri regionali a marzo.
L'indagine però aveva riguardato altri partiti del consiglio regionale, coinvolgendo altri
politici.
IL COMMENTO
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