cronaca

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Sì al patteggiamento per cinque imputati e respinta la stessa richiesta al comandante Francesco Schettino, la cui difesa ha invano proposto oggi una pena a tre anni e quattro mesi al processo sul naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio 2012: omicidio plurimo colposo, lesioni e naufragio colposo più quelle di abbandono di nave e abbandono di incapaci a bordo.

Ci sarà solo lui alla sbarra? "Sembra di sì", ha risposto lo stesso Schettino ai giornalisti uscendo dal Teatro Moderno di Grosseto dove l'udienza è stata rinviata a dopodomani e il gip si è riservato ogni decisione sui patteggiamenti e sul nugolo di eccezioni sollevate dalle parti.

Patteggiamento per Ciro Ambrosio, Jacob Rusli Bin, Silvia Coronica, Manrico Giampedroni e Roberto Ferrarini. A quest'ultimo, capo dell'unità di crisi di Costa la sera del naufragio, la procura ha accordato la pena più alta, due anni e 10 mesi, tra i cinque ammessi al patteggiamento. Mentre è di 2 anni e 6 mesi quella per l'hotel director Manrico Giampedroni. E ancora un anno e 11 mesi per il vice Ciro Ambrosio, un anno e 8 mesi per il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin, un anno e 6 mesi per l'ufficiale Silvia Coronica. Tutti accusati di omicidio plurimo e lesioni colposi, gli ufficiali in plancia e il timoniere anche di naufragio colposo.