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Dopo il successo ottenuto venerdi' scorso da Valeria Golino con il suo 'Miele', adesso tocca a Paolo Sorrentino che pero', rispetto alla neo-collega, si gioca qualcosa in piu' di lei perche' non arriva come outsider in una sezione collaterale, per quanto prestigiosa, ma e' l'unico regista italiano in concorso, per di piu' in una manifestazione che ha sempre mostrato una grande attenzione nei suoi confronti, gia' invitato in passato, dal 2004 in poi, per tutti i suoi film: 'Le conseguenze dell'amore', 'L'amico di famiglia', 'Il divo' (Premio della giuria nel 2008) e 'This must be the place'.

Domani, insieme al suo cast (tra gli altri Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli), salira' i gradini della Montee des Marches per 'La grande bellezza', un affresco romano, che qualcuno ha gia' paragonato ad una sorta di 'Dolce vita' del terzo millennio, in una giornata che cala un altro grande asso, Steven Soderbergh con 'Behind the candelabra' interpretato da Michael Douglas e Matt Damon. Vedremo tra poche ore, nella proiezione per la stampa prevista per stasera. (Dario Vassallo)