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"Se cade il Governo i cittadini dovranno pagare l'Imu: nessuno lo manderà a gambe all'aria". Sono le parole del presidente del Consiglio Enrico Letta a Bari, rivolto alla platea della Fiera del Levante nel giorno della sua inaugurazione.

Più tardi il premier è intervenuto alla festa dell'Udc a Chianciano terme: "Le questioni sono molto complesse, la vita politica è faticosa. Devo interpretare il mio ruolo come un voto di concetto. Bisogna mordersi la lingua molto..." ha commentato il premier, anche rispetto ai movimenti sul congresso del Pd. Sul quale ha aggiunto che "non esiste un problema che si chiama Matteo Renzi" e che non prenderà posizione "a sostegno di un candidato segretario".

Quanto allo scenario economico, il presidente del Consiglio ha ripreso il discorso aperto in mattinata alla Fiera del Levante e ribadito che credibilità e affidabilità sono essenziali per il governo: "Non è che faremo di tutto per rispettare il tetto del deficit, lo rispetteremo e basta" ha assicurato. Per poi aggiungere su Imu e coperture: "Se il governo dovesse cadere dovremo pagarla e la legge di stabilità la scriveranno a Bruxelles". Fra le priorità che saranno inserite nel provvedimento, il taglio del costo del lavoro.

Neanche l'appuntamento sul voto in giunta al Senato per decidere della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi sembra preoccupare il premier: "Dopo mercoledì - ha detto Letta - non succederà nulla alla tenuta dell'esecutivo. Mandare all'aria il governo è una responsabilità troppo grossa e poi bisognerà spiegare agli italiani perchè non si faranno tutte queste cose. Ma io non faccio giochi politici per un governo bis".