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Il primo passo verso l'espulsione di Silvio Berlusconi dal Senato dopo la condanna definitiva per frode fiscale si compie oggi alla Giunta per le elezioni e le immunità di Palazzo Madama, nonostante i tentativi di tutto il centrodestra di bloccarne i lavori.


La Giunta è convocata dalle 9.30 per ascoltare le ragioni di Berlusconi in un dibattimento pubblico, poi si riunirà a porte chiuse in camera di consiglio per dare il suo giudizio sulla decadenza dell'ex premier da senatore, con la relativa perdita dell'immunità penale.


Nel tardo pomeriggio di ieri lo stesso Berlusconi si è recato al Senato per incontrare i membri della giunta del Pdl, secondo quanto riferito da fonti politiche. Ma l'ufficio stampa del gruppo Pdl ha successivamente smentito la notizia dicendo che Berlusconi ha incontrato solo il presidente del gruppo Renato Schifani e non anche i membri della giunta.


Al termine dell'incontro, Berlusconi ha parlato con i cronisti: domani finisce l’era Berlusconi? "Magari fosse così mi riposo...credo che siano solo osservazioni interessate. - risponde il Cavaliere - Vedo ancora un partito unito, con qualche contrasto interno". Berlusconi glissa ma poi si parla di decadenza. "Non sarò in Giunta, abbiamo mandato una memoria dove diciamo che non possiamo giudicare questi giudici come imparziali perché hanno espresso pubblicamente la loro opinione e abbiamo fatto ricorso alla Corte europea - continua l’ex premier - La sentenza è frutto di un ben architettato progetto per eliminare il leader del centrodestra. Sono sicuro che otterò la revisione del processo e l’annullamento della sentenza dalla Corte Europea".