
Intanto spunta la lettera del marito: "Ho paura di perderti". Lo ha scritto, prima di uccidere la moglie, Paolo Moisello. Due le lettere trovate dai carabinieri nell'abitazione che non escludono la premeditazione del gesto. "Stefania e Paolo non andavano d'accordo - dice un parente della donna - Lui non voleva perderla era geloso e le liti erano frequenti". Stefania Maritano, dallo scorso anno, aveva iniziato l'attività politica accanto al sindaco Giovanni Gandolfo. Lui non era d'accordo e l'accompagnava in consiglio comunale. Lei da qualche giorno dormiva a casa dei genitori. "Assisteva alle sedute e il suo ghigno me lo ricordo bene", dice un pensionato di Borghetto che seguiva le riunioni comunali.
E ora il web si mobilita dando vita a una pagina dedicata a Stefania (come si vede nella foto).
Un modo per dire basta alla violenza sulle donne e per partecipare al dolore che colpisce tutte coloro che non hanno il coraggio di denunciare il loro aguzzino.
IL COMMENTO
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