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Il Presidente russo Vladimir Putin è a Roma per la visita ufficiale in Italia. Il volo speciale è atterrato all'aeroporto di Fiumicino alle 16:43. Fitta l'agenda di Putin a Roma prima del vertice intergovernativo italo-russo di Trieste di domani.

Il leader russo ha avuto un colloquio privato con papa Francesco nella Sala della Biblioteca dell'appartamento papale. Il colloquio è avvenuto alla presenza di un interprete. Al centro dell' incontro c'è stata la volontà del perseguimento della pace in Siria, sottolineando "l'urgenza di far cessare le violenze" e di "favorire iniziative concrete per una soluzione pacifica del conflitto". Lo riferisce un comunicato della Santa Sede.

Una cinquantina di persone, perlopiù donne, ha manifestato fuori dall'albergo del centro di Roma dove alloggia Vladimir Putin in favore delle Pussy Riot. Al grido di 'In Siberia vacci tu' e 'Pussy Riot libere', le manifestanti hanno sfilato intorno all'hotel seguite da un gruppo di agenti e da una camionetta della polizia.

Il primo a raggiungere la capitale è stato nella tarda mattinata il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, giunto al Leonardo da Vinci a bordo di un Tupolev 204. Un altro aereo porterà poi poco dopo le 15 a Roma il ministro della Difesa, Anatoly Antonov. Per consentire gli spostamenti in città delle varie delegazioni russe, nei giorni scorsi un charter cargo operato con un Ilyushin 76 ha trasportato auto di rappresentanza con tecnici e autisti. Tutte le operazioni si stanno svolgendo in un&rsquoarea decentrata del Leonardo da Vinci controllata dalla Polizia.

L'agenda è fittissima e il tempo che trascorrerà a Roma prima del vertice italo-russo di Trieste è davvero poco, ma Vladimir Putin non poteva certo rinunciare a un rendez-vous con il vecchio amico Silvio Berlusconi. E così, dopo gli incontri con Papa Francesco e il presidente Giorgio Napolitano, il leader russo si recherà a Palazzo Grazioli nella settimana più difficile del Cavaliere. Che, a sole 48 ore dal voto del Senato sulla sua decadenza, potrà così trovare il conforto di un amico dal quale non è mai stato abbandonato.

Già il 5 agosto, all'indomani del verdetto della Cassazione, erano rimbalzate voci di una visita-lampo di Putin all'amico in difficoltà. L'incontro non avvenne ma, in fondo, è stato solo rimandato. Il Cavaliere potrebbe trovare ben più di una spalla su cui sfogarsi. Putin, secondo i retroscena più estremi emersi su alcuni quotidiani nei giorni scorsi, potrebbe addirittura consegnare a Berlusconi un passaporto diplomatico russo per fornirgli una via di fuga dalle toghe. Fantapolitica? Può darsi, ma di certo la Costituzione russa dà al presidente questa prerogativa. E in gennaio lo stesso Putin accordò con un decreto all'attore francese Gerard Depardieu - in cerca di una nuova residenza per sfuggire alla tassa sui super ricchi di Hollande - la cittadinanza russa.