
Intanto a Savona il sindaco Berruti ha confermato che il Comune si costituirà parte civile contro i manifestanti che saranno denunciati dalle forze dell'ordine. Berruti, che oggi ha incontrato un gruppo di studenti che sta protestando, si è detto disponibile ad incontrare nuovamente gli studenti venerdì pomeriggio.
Poco dopo le 15 ha parlato in piazza de Ferrari Danilo Calvani che ha arringato la piazza predicando la non violenza e annunciando, per la prossima settimana, una manifestazione a Roma: "Faremo la storia-dice Calvani che ha aggiunto anche che "gli infiltrati che ci hanno chiesto di segnalare ci sono: sono Letta, Napolitano, Alfano. Sono loro i veri infriltrati più pericolosi di altri".
La mobilitazione prosegue anche in Liguria.
Oggi nuova azione di protesta da parte dei cittadini a Imperia ma in tono minore rispetto ai giorni scorsi. Il vicesindaco Zagarella ha ricevuto una delegazione dei manifestanti. A Ventimiglia bloccata l'autostrada nella notte e liberata solo poco prima delle 5 in mattinata. La polizia ha identificato i manifestanti per scopi preventivi e per eventuale ricontatto in caso di sommosse.
A Genova corteo non autorizzato, composto in larga parte da studenti, partito attorno alle 9 dalla Questura in via Diaz e diretto in piazza De Ferrari passando per la galleria di piazza Dante. Il corteo si è fermato a De Ferrari causando disagi al traffico nel centro cittadino.
A Savona si registra una nuova dimostrazione: dopo il concentramento in piazza Saffi, zona autorizzata per il presidio, il corteo è arrivato presso la sede di Equitalia, in via Cimarosa, impedendo l'ingresso nell'ufficio ai cittadini. In seguito l'arrivo davanti al Comune dove una delegazione di studenti è stata ricevuta dal sindaco. Un gruppo isolato di 4-5 ragazzi, ieri sera, si è staccato dal corteo e, entrando in una libreria del centro di Savona, hanno urlato: "Chiudete la libreria!" e "Bruciate i libri!". "La frase 'Bruciate i libri' - spiega Stefano Milano, titolare della libreria, in un post su Facebook - fa venire i brividi. Riporta a periodi bui della storia. Speriamo che la protesta si liberi da chi, pare, la stia strumentalizzando e orientando in modo violento e quasi eversivo, in stile fascista"
"Non consentiremo a nessuno che le città vengano messe a fuoco". Il monito del ministro dell'Interno Angelino Alfano è arrivato ieri al termine di un'altra giornata di tensione con le diverse anime del movimento.
IL COMMENTO
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