Nella provincia di Genova nel 2012 si è registrato un calo dell'occupazione femminile e autonoma. E' quanto e' emerso dal Rapporto Statistico annuale sul mercato del lavoro, prodotto dalla provincia di Genova.
Dalla ricerca emerge che nel triennio 2010-2012 si sono persi circa 15 mila occupati, di questi la maggior parte sono donne, 10 mila. Nel 2012 sono stati 6000 i posti persi, di questi la maggior parte tra i lavoratori autonomi, 5 su 6, e quasi tutti nel settore delle costruzioni. Tengono meglio, industria e terziario nella componente dipendente, mentre nel lavoro autonomo, trasporti e terziario avanzato perdono complessivamente 2.000 posti. Dal Rapporto emerge che a Genova si registra il piu' basso tasso d'imprese attive, che a dicembre dello scorso anno sono 72.198, numero che si riduce ancora nel 2013, dove a settembre si era scesi a 71.725. Quasi un terzo delle imprese opera nel commercio, con 22 mila unita'. Gli occupati nel 2012 erano 348 mila e di disoccupati 29 mila (13.000 uomini e 16.000 donne). Il tasso di disoccupazione sale al 7,78% (maschi 6,50%, femmine 9,36%) e quello giovanile (under 25) torna sotto il 30% (27.65%, maschi 26,36%femmine 29,42%). La crisi occupazionale di questi ultimi anni ha visto un aumento di iscritti ai centri per l'impiego, con 50.449 nel 2012. Quanto al flusso, lo scorso anno le nuove iscrizioni sono state 32.715 (+2.676 sul 2011). L'andamento dei primi nove mesi del 2013 denota un ulteriore aumento,con 26.939 iscrizioni, ben 3.047 in più dello stesso periodo 2012.
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Lavoro: a Genova diminuisce quello autonomo e in "rosa"
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