economia

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Il nuovo anno è iniziato con una brutta sorpresa per gli automobilisti italiani. Da ieri sono scattano infatti gli aumenti dei pedaggi sulle autostrade, che in media costeranno il 3,9% in più: prima di una lunga serie di rincari e scadenze fiscali che caratterizzerà il mese di gennaio. Gli incrementi sulla rete autostradale arrivano a superare in alcuni casi anche l'8%, con il caso limite della Padova-Venezia dove il rincaro tocca il 300%.

Il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, però, sottolinea che gli aumenti sono stati "contenuti" grazie ad un'azione di calmieramento svolta dal Ministero. Gli incrementi approvati con decreto dai Ministeri dei trasporti e dell'economia oscillano da punte che superano l'8% a casi in cui non si verifica nessuna variazione.

Quelli delle autostrade sono solo alcuni dei rincari che il 2014 si porta con sé. Ad aumentare sono infatti anche la bolletta della luce, seppur di un limitato 0,7% pari a 4 euro l'anno, così come gli snack, i caffè e le bevande dei distributori automatici con l'Iva che passa dal 4 al 10%. L'imposta di bollo sugli investimenti nei conti titoli sale inoltre dall'1,5 al 2 per mille.

Inoltre va comunque considerato che gli aumenti dei pedaggi autostradali sono collegati agli investimenti che la società Autostrade deve fare su tutta la rete nazionale. Nel caso della Liguria, per citare l'esempio più vicino, l'investimento maggiore riguarda la Gronda, opera che è tuttora ferma al palo per le continue indecisioni degli enti locali e in particolare del Comune di Genova, sebbene le procedure governative siano ultimate e sia tutto pronto per convocare la conferenza dei servizi.