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Nunzia De Girolamo si è dimessa da ministro delle Politiche agricole dopo le polemiche relative alla gestione delle nomine dell'Asl di Benevento, vicenda in cui comunque non è indagata.

"Voglio salvaguardare la mia dignità", ha detto il ministro annunciando il passo indietro, affidato a una nota e a Twitter. "Mi dimetto da Ministro. L'ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo. Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità".

Trovano così conferma le indiscrezioni secondo cui il ministro non si sarebbe sentita sufficientemente difesa da Letta, assente quando la scorsa settimana, è andata in Aula per difendersi dalle accuse che le sono piovute addosso, e da Alfano colpevole di non essersi fatto sentire abbastanza. 

LE REAZIONI - Così il ministro per le infrastrutture e i trasporti, Maurizio Lupi all’annuncio delle dimissioni della De Girolamo: "Rispetto il grande gesto di dignità di Nunzia, che rispecchia la sua passione per la politica sempre disinteressata e desiderosa solo di voler costruire un futuro più giusto. E di servire il bene comune. Mi dispiace perdere un ottimo ministro, ma so che guadagneremo in ruoli di grande responsabilità una risorsa enorme e tanta energia e passione per l’affermazione del Nuovo Centrodestra". Renato Brunetta è garantista, quindi anche nei confronti del caso De Girolamo , e afferma: "Ne prendo atto. Non conosco le ragioni né il merito. Io sono sempre garantista e non lo si può essere a corrente alternata. Garantisti con gli amici e con i nemici, sempre". Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria del Pd, dichiara: "Prendiamo atto delle dimissioni del ministro De Girolamo, a seguito delle vicende su cui il Pd l’aveva incalzata in Aula. Ora più che mai il Pd è impegnato a portare a casa un percorso di riforme, legge elettorale, Titolo V, Senato gratis per il Paese e i suoi cittadini". Luigi di Maio , deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Camera commenta così le dimissioni della ministra: "La De Girolamo si è dimessa per evitare la nostra mozione di sfiducia. Avevamo ragione noi. Il resto sono solo scuse". Il M5S aveva presentato una mozione di sfiducia nei confronti dello stesso ministro che, su decisione della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, avrebbe dovuto essere esaminata e votata in aula la prima settimana di febbraio.