cronaca

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Sono vaste circa 100 mila metri quadrati le aree che Ilva è disposta a liberare a Genova Cornigliano.


E' quanto emerso da un vertice in Regione Liguria con azienda, enti locali, Autorità Portuale e Confindustria. Si tratta di quattro aree: due sono situate a levante, nei pressi del torrente Polcevera, altre due verso ponente, nei pressi dell'aeroporto Cristoforo Colombo. Nella riunione si è iniziato a discutere dei problemi per eventuali insediamenti di nuove imprese, che devono tenere conto in particolare dei tempi e degli ingenti investimenti per le bonifiche e le infrastrutture di collegamento necessarie. Intanto, per il sindaco di Genova, Marco Doria, "la discussione avviata può avere sviluppi interessanti. L'incontro ha dimostrato la volontà dell'azienda di dialogare e lavorare. Ilva ha confermato che - ha detto Doria -  intende proseguire la produzione a Taranto, Genova e Novi. Non si tratta di chiudere degli impianti per liberare delle aree ma di aree che già oggi non sono funzionali all'attività siderurgica. Anzi, si sta parlando di una ipotesi di ulteriori investimenti. Si vedrà con il piano industriale".

Tra le ipotesi sulla trasformazione delle aree c'è anche quella di un impianto di produzione energetica che potrebbe essere anche di ausilio alle attività siderurgiche che devono rimanere sul territorio. Secondo il sindaco Marco Doria ''sono attività energivore e richiedono quindi impianti di produzione energetica più moderni e a costi più contenuti. Una tale produzione energetica potrebbe essere destinata non solo a Ilva ma anche a porzioni della città e ad altre grandi utenze".