
Il provvedimento tende a garantire una maggiore continuità assistenziale e favorisce uno sviluppo integrato delle professionalità e riguarda circa 20 mila operatori del settore in Liguria: infermieri professionali, ostetriche, tecnici sanitari (che operano in laboratori di analisi e servizi di radiologia), tecnici di riabilitazione e prevenzione.
Il testo unificato autorizza il personale sanitario non medico a svolgere attività libero professionale singolarmente: attualmente tale attività può essere svolta solo in équipe a supporto del medico. Questa modifica consente, quindi, di assicurare continuità assistenziale fra ospedale, territorio e domicilio. L’attività libero professionale potrà essere esercitata nella stessa azienda sanitaria in cui il professionista presta la propria opera oppure in regime di intramoenia allargata e dovrà essere regolamentata e autorizzata dall’azienda stessa.
IL COMMENTO
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