cronaca

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Primi "braccialetti elettronici" per i detenuti a Genova.


Nei giorni scorsi due reclusi sono potuti uscire dal carcere e sono stati messi ai domiciliari grazie al dispositivo elettronico studiato per ridurre il sovraffollamento delle carceri. La vicenda è stata raccontata dal Corriere Mercantile. Ad usufruire del beneficio sono stati un romeno di 40 anni, che si trova in una comunità di Nervi e che è stato oggetto di un'indagine per maltrattamenti in famiglia, ed un imprenditore di 53 anni ai domiciliari a Chiavari per reati fiscali. L'ok all'uso del braccialetto e alla relativa scarcerazione è arrivato dalle Procure di Savona e Roma che hanno in carico i due soggetti. I due grazie al braccialetto elettronico (che in realtà si tratta di una fascia che viene legata alla caviglia) sono controllati dalla centrale operativa dei carabinieri di Genova. Il dispositivo elettronico, collegato ad una centralina modem che si trova nella casa della persona sottoposta a misura, emette un'allerta nel caso in cui il soggetto si allontana dal raggio di azione previsto.