
Dopo il sequestro dei due gruppi a carbone dell'11 marzo scorso i magistrati Francantonio Granero e Chiara Maria Paolucci avrebbero concentrato la loro attenzione sulla quantità delle materie che vengono impiegate per il funzionamento della centrale vadese e quindi sul reale fabbisogno del materiale utilizzato per consentire l'attività degli impianti.
Nel frattempo si attende che il Tribunale del Riesame di Genova prenda una decisione sul ricorso che era stato presentato la settimana scorsa da Pasquale D'Elia, capo della centrale di Vado, indagato dalla Procura, mentre è ancora in corso lo studio di Tirreno Power per presentare un'istanza di dissequestro dei due gruppi.
IL COMMENTO
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