
"Avevo presentato emendamenti di spending review come la riduzione dei canali da 17 a 5, la diminuzione da 5 a 2 delle frequenze con enormi risparmi di costi gestione tecnica, l'accorpamento delle sedi regionali in macro sedi da almeno 6/8 milioni di abitanti di copertura, la riduzione delle direzioni di testata da 13 a 3 e una diminuzione del costo per fiction e acquisti film. Tutte queste indicazioni - ha spiegato Rossi - sono state respinte dalla Commissione di Vigilanza, facendomi davvero dubitare sulla sincerità degli sbandierati intenti di riduzione dei costi della Rai nell'interesse dei cittadini".
"Per fortuna il commissario Cottarelli e il Governo sembrano aver apprezzato le mie proposte e il loro piano di spending review per la Rai va proprio nella direzione che io ho auspicato da tempo. Una forte cura dimagrante è indispensabile per la Rai, che la renda finalmente competitiva sul mercato televisivo nazionale ed europeo e soprattutto in grado di competere - ha concluso Rossi - nella gara che dovrà affrontare per l'assegnazione del servizio pubblico nazionale, a partire dal 6 maggio 2016, data di scadenza, senza possibilità di rinnovo, della ventennale convenzione Stato-Rai".
IL COMMENTO
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