cronaca

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Una folla di ragazzini vocianti ha letteralmente riempito, questo pomeriggio, la platea del Carlo Felice per la anomala prima di "Carmen".


Un privilegio per loro: non solo la recita per le scuole è risultata la prima "sopravvissuta" allo sciopero di tre giorni, ma è anche l'unica fra quelle rimaste che coinvolge il primo cast. Applausi calorosi, soprattutto quando dalla buca d'orchestra è spuntata la zazzera nera del giovane e appassionato direttore Andrea Battistoni. Considerando le difficoltà e le polemiche in cui è maturata questa produzione, lo spettacolo è nel complesso risultato piacevole. Bella la lettura musicale che Battistoni ha curato con vigore, ma anche con il giusto slancio lirico. Ben strutturato il cast con Sonia Ganassi che ha dato di Carmen una interpretazione fortemente dinamica ed aggressiva, Francesco Meli che si è confermato una volta di più tenore di straordinaria eleganza. Il regista e scenografo Davide Livermore ha ambientato l'opera a Cuba. Belle scene, con divertenti trovate, anche se alcune in contrasto con il libretto. Da segnalare, nell'ultimo atto, un incidente in scena: la struttura prevista ha tardato ed essere allineata e la "plaza" (che dovrebbe essere "de toro" e invece era della "revolution") ha cominciato a ruotare, compiendo ben tre giri (era immaginabile uno, a meno di una improvvisata del regista) prima di fermarsi. Incidente non voluto, è stato precisato, al fine di evitare polemiche. Applausi finali calorosi in attesa della ripresa delle trattative sindacali per evitare 36 esuberi previsti dal piano per risanare i conti del teatro e su cui i sindacati si sono spaccati, con Cgil e Cisl che hanno proclamato tre giorni di sciopero bloccando la Carmen per tre giorni. La rappresentazione di questo pomeriggio è avvenuta 'sotto scorta': alcuni agenti di polizia, fuori dal teatro hanno controllato che tra favorevoli e contrari allo sciopero non nascessero problemi.