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Abolizione del listino, introduzione della doppia preferenza alternata uomo-donna e garanzia di rappresentanza territoriale: queste le principali novità della proposta di riforma della legge elettorale regionale depositata dal gruppo del Partito democratico.

Nel dettaglio la proposta prevede che gli elettori scrivano sulla scheda nome e cognome del candidato fino a un massimo di due preferenze, votando un uomo e una donna. Le liste andranno compilate alternando uomini e donne, in modo da garantire la maggiore rappresentanza possibile a ciascun genere; chi vince eleggerà 18 consiglieri su 30, mentre 12 saranno i consiglieri di opposizione. Il meccanismo di attribuzione dei seggi ricalca in questo il sistema per l’elezione dei sindaci; dato il numero di seggi attribuiti alla maggioranza e all’opposizione in base ai risultati del voto, gli eletti verranno stabiliti assicurando la rappresentanza di tutti i 4 collegi elettorali.

Per Nino Miceli, capogruppo Pd in Regione, “non ci sono ancora le condizioni per un testo unitario, ma la nostra proposta rappresenta una buona base per il lavoro che verrà fatto in commissione e che ci auguriamo porterà a raggiungere la maggioranza qualificata necessaria”.