
Lo rende noto un comunicato di Fim Fiom Uilm Genova e Firenze sottolineando che l'azienda ha illustrato il piano che prevede 76 lavoratori in esubero, la costituzione di due nuove societa' su due rami d'azienda che conteranno rispettivamente 25 e 47 lavoratori, 22 lavoratori della ricerca trasferiti da Firenze a Genova, l'esternalizzazione della parte riguardante la produzione e i magazzini, operazione che coinvolge 50 lavoratori e cassa integrazione straordinaria per 120 unita' a partire dal 1 luglio. Per Fim Fiom Uilm, questa posizione e' "irricevibile" in quanto mette a rischio il perimetro industriale dell'azienda e, su Genova, anche il prospettato trasloco nella cittadella degli Erzelli. Le rappresentanze sindacali unitarie hanno convocato per oggi assemblee nei due siti produttivi per illustrare ai colleghi le ragioni della rottura del confronto su un piano che hanno ritenuto irricevibile in quanto "non di rilancio ma di semplice spacchettamento".
IL COMMENTO
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