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“Sono stato investito da un ciclone umano, mediatico, giudiziario che mai avrei pensato. Io non ho le colpe che mi vengono attribuite”. Lo dice Giancarlo Galan, il deputato FI coinvolto nello scandalo degli appalti truccati per il Mose, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

Volevo che i magistrati mi ascoltassero subito, nel 2013, quando hanno arrestato i miei accusatori. Non lo hanno fatto e ora mi trovo qui”, si difende Galan, che ha illustrato alla stampa la memoria difensiva relativa all’inchiesta Mose che depositerà presso la Giunta per le autorizzazioni alla Camera.

"Sulle mie condizioni patrimoniali e sulla casa - prosegue - sono state dette fesserie colossali. Non esiste una parola sul fatto che io abbia avuto soldi".