Anche Giovanni Paladini, ex deputato dell'Idv, è indagato insieme alla moglie Marlyn Fusco per l'ipotesi di reato di peculato. Nell'ordinanza di arresto della moglie il gip Roberta Bossi scrive infatti che Fusco "agendo in concorso col marito Giovanni Paladini si è appropriata di 981,5 euro per l'acquisto di beni non inerenti alle iniziative politiche del gruppo consiliare facendosi rilasciare scontrini frazionati o senza indicazione del bene acquistato".
Intanto, Marylin Fusco e Maruska Piredda, da ieri agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze in Regione Liguria, si sono dimesse dal Consiglio Regionale.
La decisione è stata spiegata dai rispettivi avvocati che nelle prossime ore presenteranno un'istanza chiedendo la revoca degli arresti.
"Con le dimissioni dal consiglio regionale di Marilin Fusco decadono tutte le condizioni che hanno portato agli arresti domiciliari per l'ipotesi della possibile reiterazione del reato." Così parla a Primocanale Stefano Savi l'avvocato dell'ex vicepresidente della Regione Liguria.
Dello stesso avviso Ferdinando Gallone, legale della Piredda: "Con le dimissioni irrevocabili non c'è più presupposto per la custodia cautelare".
Savi poi aggiunge: "E' un provvedimento che arriva a una distanza di tempo che fa riflettere; le misure cautelari hanno un senso quando sono vicine all'ipotesi di reato commesso così sono perplesso. E poi il provvedimento dovrebbe interessare tutti quelli che in qualche modo sono coinvolti nell'inchiesta".
Gli ex consiglieri regionali Patrizia Muratore e Franco Bonello potrebbero subentrare in Consiglio regionale alle dimissionarie Marylin Fusco e Maruska Piredda. Da un primo esame delle posizioni dei potenziali nuovi consiglieri, Patrizia Muratore dovrebbe subentrare a Marylin Fusco in quanto prima dei non eletti di Italia dei Valori alle ultime elezioni regionali. Franco Bonello potrebbe subentrare a Maruska Piredda, che era stata eletta nel listino del presidente Burlando, in quanto primo dei non eletti della lista che ha avuto il maggior numero di resti nella circoscrizione della consigliera dimissionaria. Il prossimo consiglio regionale, che potrebbe essere convocato la prossima settimana, prenderà atto delle dimissioni delle due consigliere e successivamente registrerà il subentro dei nuovi consiglieri. A quel punto, la giunta per le elezioni verificherà l'idoneità dei nuovi membri a entrare in consiglio.
A inguaiare Giovanni Paladini, ex deputato dell'Idv e marito di Marylin Fusco, la consigliera regionale da ieri ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze in Regione Liguria, anche un paio di gemelli della Dupont. Nel rendiconto del 2012, infatti, viene inserita una spesa di 175 euro, imputata alla voce 'rappresentanza' e giustificata con uno scontrino generico, senza specificare l'articolo acquistato e nemmeno il codice. Gli investigatori hanno scoperto, sentendo la commessa della cartoleria e il rappresentante legale dell'esercizio commerciale, che quello scontrino riguardava l'acquisto di gemelli Dupont da parte di Giovanni Paladini, ''il quale - scrive il gip nell'ordinanza - ebbe a chiedere alla commessa di non fare comparire sullo scontrino i gemelli acquistati''. Secondo il magistrato, quello del frazionamento degli scontrini e del mancato inserimento del prodotto comprati, sarebbe solo uno dei tanti escamotage usati dalla Fusco e anche da Nicolò Scialfa (arrestato il 14 gennaio) che si spiegherebbe solo ''nell'ottica di chi, cosciente dell'illiceità dell'acquisto, cerca di mascherarlo o di confonderlo attraverso un artificioso frazionamento della spesa''.
LA VICENDA - L’inchiesta aveva già portato all’arresto dell’ex vicepresidente della Regione Nicolò Scialfa, ora ai domiciliari. Nel mirino degli inquirenti le spese dell'Idv in Regione tra il 2010 e il 2012: avrebbero usato fondi del gruppo politico, ossia denaro pubblico, per spese private e slegate rispetto all'attività politica. Scialfa non avrebbe giustificato 70mila euro e a lui la Procura ha contestato di essersi appropriato dei fondi del gruppo senza giustificazioni.
L'UTILIZZO "IMPROPRIO" DEL DENARO - Non solo i celebri slip (un acquisto attribuito alla Piredda) ma anche l'utilizzo di Viacard, Telepass, la polenta con salsiccia all’Autogrill e il cibo per i cani, una penna Mont Blanc da mezzo migliaio di euro, gite in taxi a Roma e molto altro. Queste alcune delle spese.
politica
Spese pazze, indagato anche Paladini Fusco e Piredda si dimettono
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