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Per quello che riguarda l’immigrazione, nel 2013 si è registrata una diminuzione del 13,1% rispetto al 2012. Nel dato generale, la media annua degli immigrati nel decennio 2001-2010 (11.113) è stata di 2.807 unità superiore alla media annua del decennio 1991-2000 (8.306). Nel 2013 invece le emigrazioni hanno avuto un incremento del 12,9% rispetto al 2012. La media annua degli emigrati nel decennio 2001-2010 (9.907) è stata di 804 unità inferiore alla media annua del decennio 1991-2000 (10.711).
Continua poi la forte flessione dei matrimoni, confermata dall’andamento del triennio 2011-2013. Il tasso di nuzialità per 1.000 abitanti nel 2013 è stato pari al 2,4%, mentre la media annua dei matrimoni nel decennio 2001-2010 (1.928) è stata di 623 unità inferiore alla media annua del periodo 1991-2000 (2.551). Per quanto riguarda i divorzi, l’anno scorso rispetto al 2012 hanno registrato un aumento del 20,2%, in controtendenza rispetto al 2011. La media annua dei divorzi nel decennio 2001-2010 (778) è stata di 71 unità superiore alla media annua del decennio 1991-2000 (707).
Ecco i dati relativi alle altre voci:
Indicatori demografici:
1) L’indice di vecchiaia (il rapporto percentuale tra la popolazione di età di 65 anni ed oltre e quella di età inferiore a 15 anni), tra il 2008 e il 2013 ha registrato un aumento ed è passato da 238,8 a 239,4. I municipi con l’indice di vecchiaia più elevato sono Medio Levante (273,6), Bassa Val Bisagno (268,6) e Levante (265,5), mentre il municipio più “giovane” è la Val Polcevera (199,1).
2) L’indice di carico dei figli (bambini da 0 a 4 anni per 100 donne dai 15 ai 49 anni) tra il 2008 e il 2013 ha registrato un incremento, passando da 18,0 a 18,5. I valori maggiori si sono avuti nei municipi Val Polcevera (20,9), Centro Ovest (19,6), Centro Est (18,6) e Medio Ponente (18,5). I valori minori in Bassa Val Bisagno (17,2).
3) L’indice di ricambio (che rapporta la popolazione residente in età 60/64 anni alla popolazione residente in età 15/19 anni), tra il 2008 e il 2013 ha registrato una diminuzione ed è passato da 175,6 a 155,6. I municipi con l’indice più elevato sono Ponente (168,9) e Media Val Bisagno (164,6), mentre Centro Ovest (142,5) ha avuto l’indice più basso.
Famiglie: il confronto tra i dati di fonte anagrafica riferiti al 2008 e al 2013 mette in evidenza un lieve incremento (0,1%) delle famiglie, che sono passate da 300.708 a 301.062 (+354 ), ma il numero medio di componenti per famiglia è risultato in flessione (da 2,01 a 1,97). L’incidenza di famiglie unipersonali sul totale delle famiglie è passato da 42,5 a 45,0, con un valore massimo che si è registrato nel municipio Centro Est (50,9).
Abitazioni occupate: tra il 2008 e il 2013:le abitazioni occupate sono diminuite da 280.095 a 276.431 (-1,3%), così come è diminuito il numero medio di occupanti per abitazione, dai 2,16 ai 2,15. E’ aumjentato invece in modo notevole il numero di abitazioni occupate da una sola persona (da 98.372 a 101.258: +2,9%): rispetto al totale delle abitazioni, il 36,6% è risultato occupato da una persona sola.
Risulta che quasi 17 genovesi su 100 vivono da soli (16,9%).
Per quanto riguarda gli ultrasessantacinquenni, è risultato che dei 67.570 maschi vive da solo il il 19,5%, mentre tra le 98.581 donne sono quasi 40 su 100 (39,7%) quelle che vivono da sole.
IL COMMENTO
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