cronaca

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Migliaia le persone giunte in piazza dei Grandi eventi a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli per dare l'ultimo saluto a Ciro Esposito, il tifoso morto dopo 52 giorni di agonia. Sul palco, accanto alla famiglia, anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.


Alla camera ardente un centinaio di tifosi ha intonato lo slogan 'Ciro uno di noi', indossando una maglia nera con la scritta 'Ciro un eroe'.


Il feretro ha lascianto la camera ardente portato in spalla dai tifosi del Napoli. Un lungo applauso della gente, assiepata sulla piazza, ha la bara che ha attraversato le strade del quartiere per raggiungere piazza Grande Eventi. Amici e parenti hanno intonato "Ciro, Ciro" tra la grande commozione dei presenti, soprattutto dei giovanissimi. Moltissime le persone in lacrime. Davanti al carro, scortato dalla Polizia Municipale di Napoli, palloncini e striscioni. In prima fila i familiari, distrutti dal dolore, ma sorretti dall'affetto di tanta gente comune.


Anche Genny De Tommaso, detto 'Genny a carogna', ha partecipato all'ultimo saluto a Ciro, in piazza Grandi Eventi. La sera della finale di Coppa Italia all'Olimpico, De Tommaso era a capo della Curva nei concitati momenti successivi agli incidenti nei quali rimase colpito Ciro. Secondo le testimonianze fu lui tra i primi a soccorrere il giovane ultrà dopo l'aggressione.


La piazza dei grandi eventi a Scampia ha 'cambiato nome'. Al suo posto i tifosi hanno sistemato una targa con la scritta "Piazza Ciro Esposito". Anche in piazza, come alla camera ardente sono numerose le corone di fiori.


''Quando muore un giovane di 30 anni, muore sempre una parte della città, perche' viene a mancare un tratto della sua giovinezza. E quando una vita, come quella di Ciro Esposito, è recisa dalla violenza ciò che resta è un dolore cupo che sembra sbarrare le porte a ogni tipo di speranza'', ha detto il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. ''Napoli porta ancora una volta il segno di una tragedia. Per antica e amara consuetudine a noi, come comunità cittadina, tocca sempre imparare dalle tragedie''.