cronaca

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Giornata decisiva per il futuro del relitto di Costa Concordia. Il consiglio dei ministri si esprime oggi sullo smaltimento del relitto. La proposta di Genova verrà definitivamente accolta o respinta.

La soluzione del porto di Voltri sembra l'unica dal momento che, nonostante le pressioni dei toscani, il porto di Piombino (LI) non è ancora attrezzato per questo tipo di operazioni.

Oggi riparte il processo sul naufragio della Costa Concordia con un rush di cinque udienze interamente dedicate ai risultati delle nuove perizie svolte sul relitto dallo staff di esperti nominati dal tribunale di Grosseto.
 
Le cinque udienze sono state fissate fino a venerdì al teatro Moderno di Grosseto.

Nel corso della giornata odierna illustrerà i risultati del proprio lavoro il capo del pool dei periti del tribunale, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, poi sarà la volta dei consulenti della procura, della difesa e delle parti civili, discutere nel merito di quanto emerso. Le perizie, realizzate anche con i sopralluoghi a bordo del relitto cui partecipò anche lo stesso imputato Francesco Schettino, riguardano il funzionamento del generatore diesel di emergenza, la posizione e il funzionamento degli ascensori, lo sganciamento di alcune scialuppe di salvataggio e altri apparati della nave.

Il processo riprende in una fase delicata della vicenda della Costa Concordia, poiché proprio in queste settimane potrà essere da un momento all'altro dato il 'pronti' per il rigalleggiamento del relitto e il traino fino al porto di Genova. Intanto, secondo quanto appreso, nei giorni scorsi la procura di Grosseto ha depositato presso la cancelleria del dibattimento, altro materiale probatorio, sembra relativo ai rapporto del Rina.