Sandro Biasotti, il coordinatore regionale di Forza Italia, chiama a raccolta i cocci del centrodestra. Ma scopre che gli mancano alcuni pezzi. Il primo, e più sorprendente dopo la lettura delle cronache locali dei quotidiani liguri, è Enrico Musso, recente candidato per Scelta europea a un seggio per Strasburgo. Musso veniva accreditato fra gli aderenti all’iniziativa di Biasotti, invece, sentito in diretta televisiva da Primocanale, ha smentito la circostanza. “In realtà – ha spiegato Musso – l’invito non l’ho neppure ricevuto, probabilmente per un disguido postale, ma se anche mi fosse arrivato non lo avrei preso in considerazione. Io con quel mondo ho chiuso molto tempo, quando sono stato emarginato e poi consensualmente ci siamo lasciati, perché avevo rifiutato di votare provvedimenti che ritenevo davvero indigeribili”. Chiarito che non c’è nulla di personale nei confronti del coordinatore regionale di Forza Italia, Musso, già candidato sindaco per il Comune di Genova, ha marcato soprattutto una distanza politica: “I valori liberali che da sempre professo e che mi avevano fatto sperare nel centrodestra incarnato da Berlusconi sono stati gravemente traditi, piegati a interessi che mi sono rifiutato di accettare. Gli elettori non se la bevono più e poiché il massimo rispetto deve andare proprio a loro, credo sia tempo che tutte le vecchie figure della politica vadano a casa e lascino spazio a nuovi protagonisti. Serve una ventata di aria fresca”.
No anche da Raffaella Della Bianca, che pure si muove nell’alveo del centrodestra e sta portando avanti in quell’ambito una serie di iniziative. Consigliere regionale ligure dei Rifomisti, Della Bianca chiarisce: “Il modo per rimettere insieme il centrodestra non è una riunione di questo genere. Anzi, è proprio l’approccio di rimettere insieme il centrodestra che non mi convince, il problema non è questo. Il problema è intanto stabilire le cose che si vogliono fare, fissare regole chiare, a cominciare dalle primarie per la scelta del candidato, e poi verificare le convergenze. Cercare intese aprioristiche in nome del passato non credo che possa condurre a nulla di positivo, men che mai a strappare la Regione Liguria a questo centrosinistra”.
Persino stizzito il senatore Maurizio Rossi, parlamentare del Gruppo Misto e fondatore del movimento Liguria Civica. “In realtà non capisco per quale ragione Biasotti mi abbia spedito quell’invito, senza neppure farlo precedere da una telefonata. Ma al di là di questo aspetto di forma, posso solo ribadire il principio al quale Liguria Civica ispira la propria azione: non c’entriamo niente con il centrodestra né con il centrosinistra. Siamo schifati, come lo sono tutti i cittadini liguri e italiani, da consigli regionali farciti di gente inquisita per le così dette spese pazze, gente che ha utilizzato il denaro pubblico come se fosse il proprio. Non abbiamo nulla a che spartire con costoro e non neppure vogliamo averci a che fare”. Rossi, poi, pone una questione di metodo: “Qui ci sono già autocandidature, aspiranti a questo o quel posto, si fanno discorsi di lottizzazione senza che nessuno si preoccupi prima del programma. Noi non sappiamo neppure se presenteremo una lista, ma comunque teniamo al centro le cose da fare. E fra queste, per inciso, c’è la legge elettorale regionale, con quella vergogna del listino del presidente da cancellare. Anche su questo presenteremo una nostra proposta, consapevoli, però, che la decisione è affidata all’attuale consiglio regionale, con tanti indagati e tanti altri a caccia di un posto anche se dovrebbero solo andare a casa”.
Una ciambella a Biasotti arriva invece dal Nuovo centrodestra. Il suo leader regionale, Eugenio Minasso, ha infatti osservato: “Avevo detto a Sandro di vederci e parlarci, lui ha colto al balzo l’idea e l’ha ampliata. Non ci trovo nulla di male. Di sicuro, però, dovrà essere un discorso con dei principi chiari: noi non accettiamo un ritorno a Forza Italia o ad An e riteniamo che il candidato alla presidenza della Regione Liguria debba essere scelto attraverso le primarie”. Minasso, però, non nasconde la volontà di muoversi ad ampio raggio: “Come dice il nostro stesso nome è chiaro che preferiamo muoverci nell’ambito del centrodestra, ma questo solo se ci saranno le condizioni politiche per farlo. Altrimenti saremo costretti ad agire in piena e totale autonomia”. Un’autonomia che prevede, come in più circostanze Minasso ha affermato, anche la possibilità di ragionare con il Partito democratico: “Questo l’ho detto anche a Biasotti, non parliamo con tutti e ascoltiamo tutti. Le somme si tirano alla fine”.
"Non ci saremo! La Lega e i suoi rappresentanti non parteciperanno al confronto di sabato prossimo organizzato da 'alcuni' esponenti del centrodestra", così il commento di Sonia Viale, segretario della Lega Nord Liguria.
"Accoglieremo positivamente la capacità dell'ex Pdl, o di ciò che sarà, di riscoprire la necessità di dare avvio a un percorso politico che gli stessi suoi esponenti sappiano poi condividere. Percorso sul quale ci confronteremo, però solamente dopo il Congresso federale del 20 luglio prossimo, che delineerà, dopo aver dato voce ai militanti, attraverso le già programmate assemblee provinciali, gli obiettivi e le battaglie future del nostro Movimento. Il confronto quindi ci sarà, e noi sicuramente ci arriveremo compatti e con un progetto ben definito, con la consapevolezza di essere in Liguria la quarta forza politica", aggiunge il segretario ligure Sonia Viale.
"Non ci saremo! La Lega e i suoi rappresentanti non parteciperanno al confronto di sabato prossimo organizzato da 'alcuni' esponenti del centrodestra", così dichiara Sonia Viale, Segretario Nazionale della Lega Nord Liguria, a commento della notizia, divulgata a mezzo stampa, relativa all'incontro tra le forze di centrodestra e al quale era data per scontata la partecipazione del partito del Carroccio.
"Accoglieremo positivamente la capacità dell'ex PDL, o di ciò che sarà, di riscoprire la necessità di dare avvio a un percorso politico che gli stessi suoi esponenti sappiano poi condividere. Percorso sul quale ci confronteremo, però solamente dopo il Congresso federale del 20 luglio prossimo, che delineerà, dopo aver dato voce ai militanti, attraverso le già programmate assemblee provinciali, gli obiettivi e le battaglie future del nostro Movimento. Il confronto quindi ci sarà, e noi sicuramente ci arriveremo compatti e con un progetto ben definito, con la consapevolezza di essere in Liguria la quarta forza politica", aggiunge il Segretario ligure Sonia Viale.
"Non ci saremo! La Lega e i suoi rappresentanti non parteciperanno al confronto di sabato prossimo organizzato da 'alcuni' esponenti del centrodestra", così dichiara Sonia Viale, Segretario Nazionale della Lega Nord Liguria, a commento della notizia, divulgata a mezzo stampa, relativa all'incontro tra le forze di centrodestra e al quale era data per scontata la partecipazione del partito del Carroccio.
"Accoglieremo positivamente la capacità dell'ex PDL, o di ciò che sarà, di riscoprire la necessità di dare avvio a un percorso politico che gli stessi suoi esponenti sappiano poi condividere. Percorso sul quale ci confronteremo, però solamente dopo il Congresso federale del 20 luglio prossimo, che delineerà, dopo aver dato voce ai militanti, attraverso le già programmate assemblee provinciali, gli obiettivi e le battaglie future del nostro Movimento. Il confronto quindi ci sarà, e noi sicuramente ci arriveremo compatti e con un progetto ben definito, con la consapevolezza di essere in Liguria la quarta forza politica", aggiunge il Segretario ligure Sonia Viale.
politica
Biasotti prova a ricucire il centro destra, ma Della Bianca, Musso e Rossi dicono no
6 minuti e 30 secondi di lettura
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