
La legge dice che per il commissariamento occorrono le dimissioni della metà più uno dei consiglieri, cioè nel caso di Zoagli 5,5, contro gli effettivi 5 consiglieri che si sono realmente dimessi. Il Tar non ha accolto il ricorso e Nichel, in una lettera aperta indirizzata ai cittadini di Zoagli, dice di voler verificare "la possibilità di continuare la pratica chiedendo una seconda valutazione attraverso una discussione sul merito". Fino alla primavera 2015, dunque, a Zoagli resta in carica il commissario straordinario.
IL COMMENTO
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